Buon pomeriggio signore e signori, spero che la vostra
giornata sia stata la migliore possibile. Il periodo degli esami è terminato e
cominciano a fiorire i ciliegi, quale momento migliore per non parlare di
anime?
Esatto! Oggi sono qui per dirvi della mia esperienza con Far
Cry New Dawn, attenzione! In questo articolo non vi dirò se dovete o non dovete
comprare questo gioco ma vi darò dei PRO e dei CONTRO e qualche pensiero
personale da ponderare nel caso foste sul punto di comprare il gioco e non
sapeste se spendere i vostri soldi su questo o su qualcos’altro. Tra una
settimana uscirà la recensione più nello specifico che includerà:
- Recensione canonica del gioco con una mia valutazione
complessiva.
- Specifiche del mio computer e settaggi ai quali ho giocato.
- Tempo di gioco al giorno di pubblicazione dell’articolo in
modo che abbiate anche un’idea di quanto sia lungo.
Detto questo penso di poter cominciare.
Far Cry New Dawn è l’ultimo titolo della saga Far Cry
targata Ubisoft. L’ ambientazione non è tipica di Far Cry, sebbene abbiano
manipolato Hope County (teatro di Far Cry 5), ci sono parecchi giocatori ai
quali questo cambiamento non è piaciuto. Io, non avendo mai giocato un Far Cry
prima, sono rimasto molto colpito da questo paesaggio caratterizzato da colori
così vibranti (fucsia e giallo principalmente), in nettissima contrapposizione
con la disperata situazione dei sopravvissuti all’apocalisse nucleare, e devia
dalla tipica rappresentazione desertica dei Fallout, che considero i principali
rivali in questo genere. Ho trovato quest’ambientazione, sebbene abbastanza
inverosimile, un cambiamento interessante che richiama un po’, secondo me, il
vecchio titolo Crysis 3 (del quale, per inciso, aspetto con ansia un sequel che
potrebbe non arrivare mai).
La trama del gioco mi ha fatto storcere il naso perché
Ubisoft ha reso palese il fatto che volesse allungare l’esperienza e per farlo
ha inserito tre sezioni narrative (con missioni, personaggi da scoprire e punti
della mappa da esplorare) e due sezioni di grind
allucinante nelle quali non fai nient’altro che free roaming. Attenzione! Non prendete il mio “allucinante” per “oh
mio dio odio il free roaming” se così
fosse non giocherei a giochi open world.
Il punto è che la trama viene sostituita (totalmente o in parte) dall’obbligo
di vagare per la mappa alla ricerca di risorse e tesori. Converrete con me,
immagino, che la bellezza del free roaming
è deviare dalla storia per andare alla ricerca di oggetti o di eventi casuali
(un po’come fare le side quest delle fazioni di Fallout o di
Skyrim prima di finire la storia principale) se il free roaming diventa obbligato lo possiamo ancora chiamare free? Che cosa ne pensate in riguardo?
Scrivetemelo nei commenti!
E’ un bene però che il gioco non perda l’aura mistica tipica
della serie, sempre ben accetta, sebbene le abilità “speciali” non possano
essere sbloccate fino a ¾ del gioco (mi spiegherò meglio nella recensione
completa settimana prossima).
Un altro lato dal quale Ubisoft deve incassare sono i
personaggi, mi sono sembrati senza vita, quasi senza uno scopo; solamente la
tua aiutante (Carmina Ray), le gemelle (Micky & Lou) e pochi altri hanno
una personalità e un passato, per quanto sia solamente abbozzato, che ti
permetta di condividere le loro idee e le loro azioni.
Parliamo ora del gameplay,
che ho trovato interessante e mi ha lasciato piacevolmente convinto. Le armi
hanno un design accattivante (soprattutto la spara-seghe-circolari), il sistema
di danno è, secondo i recensori, un elemento nuovo nella serie e, come dicono
tutti, è un elemento che rende l’esperienza più RPG; thumbs up for that. Il gioco però non è difficile, l’ho giocato
nella modalità intermedia (difficoltà 2 su 3) ci sono comunque, soprattutto
verso la fine, missioni parecchio impegnative che mi hanno messo l’acqua alla
gola, anche in situazioni di superiorità numerica nemica sono riuscito a
cavarmela utilizzando il medikit.
Il sistema di crafting
è sufficientemente complesso e progredire non è difficile ma soddisfacente,
andare alla ricerca dei materiali è un altro love or hate a me è piaciuto e penso che sia anche una sezione
molto importante del gioco, essendo che buona parte delle ore saranno dedicate
a liberare avamposti, trovare casse del tesoro e cacciare (il tutto per
ottenere etanolo e risorse che sono essenziali per progredire nel gioco). Nel late game avrete così tante risorse che
non saprete cosa farvene (a parte quelle più rare come i circuiti e l’etanolo avrete
un’abbondanza esagerata di tutte le altre, come rame e nastro adesivo).
Ecco uno schemino per ricapitolare:
PRO
- Bella ambientazione che revitalizza il genere post-apocalittico.
- Il gioco mantiene un’aura mistica che è tipica della serie.
- Bel design per le armi.
- Sistema di crafting
sviluppato in maniera da rendere la ricerca delle risorse più soddisfacenti.
CONTRO
- Trama con dei buchi o comunque sviluppata in fretta.
OPINIONI PERSONALI
- Il gioco in modalità intermedia non è particolarmente
difficile e anche nelle situazioni di apparente svantaggio il giocatore riesce
sempre a uscirne fuori senza sudare troppo.
Spero che abbiate trovato questo articolo interessante, se
sì e se è possibile farlo mettete un bel like/mi piace/ Lots of love e
iscrivetevi o considerate di tornare settimana prossima quando caricherò la
recensione completa. Altri articoli arriveranno, prima o poi, until then
Good luck
See Nya
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