The best of 2018.

Bentornati signore e signori! Oggi siamo qui per parlare di cosa è andato bene e cosa sarebbe potuto andare meglio quest’anno.
Anzitutto buon anno, spero che il 2019 vi porti tanta felicità e positività e non bastonate su ginocchia e denti.
L’articolo di oggi si strutturerà in questa maniera:
1) Voglio dedicare degli award (non per forza positivi) ad alcuni degli anime che ho visto quest’anno che saranno tutti recensiti, a parte un paio che sto recensendo ora e per I quali vi lascerò i link.
2) Voglio inserire anche un ospite d’onore del quale però non ho mai parlato che è il film più bello che abbia visto quest’anno.
3) Per finire una rapida round-up per quanto riguarda quello che ci possiamo aspettare dal 2019.
Prima di cominciare ci tengo a dire che le immagini in questo articolo non sono di mia proprietà e le potete facilmente trovare su google (sono in 1920x1080).
Detto questo possiamo partire.


Vorrei cominciare da un’anime che era iniziato benino ma che poi ha fatto una serie di scivoloni non indifferenti finendo per spezzarsi l’osso del collo proprio sul finale.


L’award per anime più incompleto e meno comprensibile dell’anno va a…
*rullo di tamburi*
Deadman Wonderland
*applausi*


Deadman Wonderland è un anime inventato da qualche fuori di testa che è partito con una trama molto semplice e lineare (che sarebbe potuta terminare con una stagione) ma che ha voluto ambiziosamente allargare per farla stare in due. Se queste sono le premesse è molto facile capire come sia andata a finire. Si vede che non c’erano I fondi o qualcuno di fondamentale si è ritirato, fatto sta che la seconda stagione non è mai arrivata, si sono limitati a produrre un OVA che non ha fatto nient’altro che mettere altra carne sul fuoco rendendo quest’anime il meno raccomandato di quest’anno, tra quelli che ho guardato.
L’anime verrà prima o poi recensito sul blog.
Continuiamo ora con qualcosa di più positivo, di questo anime (sebbene sia piuttosto vecchio) ho parlato più che in abbondanza e molto bene.


L’award per l’anime più stupido e divertente dell’anno va a…
*rullo di tamburi*
Kill la Kill
*applausi*


Si tratta di un anime piuttosto controverso e che si destreggia, tutto sommato decentemente, in un campo minato. Parla di vestiti composti di una fibra aliena che vogliono conquistare il mondo, l’unica risposta per fermare l’invasione è la nudità. La trama è sorprendentemente complessa e non annoia nemmeno un po’ ci sono personaggi capaci di far ridere ma anche di emozionare ci sono un paio di colpi di scena che tengono lo spettatore inchiodato alla poltrona, o al divano, o alla sedia o al supporto sul quale vi accomodate normalmente quando guardate qualcosa.
Un bell’anime che davvero consiglio a tutti quelli che non hanno problemi con il
fanservice.
Trovate la recensione più dettagliata qui: Kill la Kill it got me…

 
Torniamo a toccare il punto più profondo dell’abisso dello schifo, qui parlerò di un anime che è riuscito a colpirmi sotto tutti i punti di vista tranne uno, il più importante.


L’award per il finale più brutto del 2018 va a…
*rullo di tamburi*
Hisone to Masotan
*applausi*


Per chi di voi avesse già letto la recensione noterà con piacere che sono tornato solo per lamentarmi di questo finale; per chi dovesse essere nuovo invece vi dico che sono davvero inflessibile in materia, il finale “mulino bianco” o “e vissero tutti felici e contenti” non lo sopporto; sopratutto se le premesse portano lo spettatore a credere che la storia finirà male.
E’ veramente un peccato perché il character design è interessante e curato, i paesaggi sono favolosi e la storia è solida (lineare e magari un po’ semplice ma inattaccabile).
Sicuramente consigliato ma aspettatevi un finale really disappointing se la vedete come me in riguardo.

 
Trovate la recensione più dettagliata qui: Hisone to Masotan flying review
A proposito di abissi…


L’award per l’anime più promettente del 2018 va a…
*rullo di tamburi*
Made in Abyss
*applausi*


Di questo anime non ne ho parlato molto sul blog ma mi ha veramente colpito, una storia interessantissima accompagnata da una grafica da urlo e un character design che porta lo spettatore ad immedesimarsi nei personaggi che sta accompagnando. La cosa che più mi ha stupito è la cura con cui è stato ideato lo scenario nel quale è ambientata la narrazione; l’attenzione per il dettaglio mi ha lasciato sorpreso.
Il fatto che io gli abbia dato un semplice award e non il titolo di “anime migliore dell’anno” è dovuto semplicemente al fatto che la storia non è completa e la seconda stagione dovrebbe arrivare nel 2019. Vi consiglio di tenere a mente questo titolo perché ne sentirete parlare ancora e la mia previsione è che finirà per essere l’anime più bello del 2019 (se la seconda stagione sarà conclusa per la dine dell’anno).
Da guardare ma, se volete godervelo meglio, vi consiglio di aspettare che comincino a uscire gli episodi della seconda stagione, così da guardarlo tutto insieme.


Il prossimo award è per la “nuova arrivata” nel mondo dello streaming/produzione di anime, sto parlando di Netflix.


L’award per la migliore produzione di Netflix va a…
*rullo di tamburi*
Children of the whales
*applausi*


Netflix è riuscita a mettere insieme un anime di alta qualità caratterizzato da un ambientazione originale che porta un po’ di novità nel mondo un po’ stantio degli action, anche la trama è interessante e la fine della stagione lascia intendere che dietro alle quinte stanno sviluppando un progetto di più ampio respiro per riempire il grande mondo che si sono inventati.
Nell’anime hanno molto spazio anche i sentimenti, rendendolo adatto soprattutto allo spettatore che si emoziona facilmente.
Lo consiglio a chi vuole vedere una bella serie, un po’ strappalacrime, ma che tira fuori il core action quando serve.
Anche in questo caso come per Made in Abyss vi consiglio di guardarlo quando uscirà la seconda stagione, per vederlo tutto in una volta senza spezzare la narrazione (se la batte con Made in Abyss per il titolo di migliore del 2019, si vedrà con la seconda stagione).
Trovate la recensione più dettagliata qui: Children of The whales, Netflix colpisce ancora?


E ora diamo un’occhiata alla grafica.
L’award per la grafica migliore va a…
*rullo di tamburi*
Violet Evergarden
*applausi*


Un altro anime by Netflix, è graficamente spettacolare, dalle ambientazioni ai personaggi agli oggetti; il tutto accompagnato da una trama interessante (anche se un po’ troppo lenta per i miei gusti) lo spettatore passa attraverso un’ampia gamma di emozioni, senza cadere nella banalità o nella stupidità. Quest’anime merita tutto e si merita di essere consigliato a chiunque.
Quello che più dovrebbe stupire è il fatto che siano riusciti a tenere la qualità del prodotto così alta per 12 episodi. Qualcuno potrebbe chiedersi e quindi? Beh bisogna considerare le scadenze che lo studio doveva rispettare per ogni episodio (sicuramente sempre troppo strette). In sostanza dovremmo ringraziare lo studio per essersi sbattuto così tanto e averci dato un anime: consistente, di alta qualità e soprattutto bello da vedere.
L’anno prossimo ho intenzione di guardare bene una serie che si chiama “Irudoku world in colors” (se non mi ricordo male) avevo visto qualche puntata e devo ammettere che mi aveva colpito, soprattutto la tecnica con cui certe illustrazioni erano state fatte. Vedremo l’anno prossimo se sarà in grado di spodestare Violet Evergarden o se la “bambola da guerra” rimarrà padrona della scena artistica dell’animazione orientale.


Il penultimo award è:


L’award per la mascotte più ignorante e snervante va a…
*rullo di tamburi*
Seven Deadly Sins
*applausi*


E’ difficile trovare nel mondo degli anime mascotte più inutili e stupide (se ve ne vengono in mente lasciatele nei commenti) di Hawk. A difesa del pacioccoso maialino di Seven Deadly sins c’è Elizabeth che è veramente il personaggio più inutile della serie, ma sto divagando…
Qualche tempo fa ho guardato Trigun e se c’è qualcosa che mi ha fatto piacere è che la mascotte fosse praticamente in ogni episodio ma senza essere espansiva o rumorosa. Possiamo tornare indietro sotto questo aspetto? Per favore =-=.
Tra un po’ pubblicherò la recensione della prima stagione.


Eccoci al più atteso tra tutti (per quel che mi riguarda).


L’award per l’anime migliore dell’anno va a…
*rullo di tamburi*
A place further than Universe
*applausi*


sono sicuro di averne parlato più di una volta sul blog senza recensirlo mai in maniera canonica.
Ad ogni modo perché mai quest’anime è il migliore dell’anno?:
1) Motivo più importante: la serie è finita, magari ci sarà una seconda stagione ma la storia che hanno deciso di raccontare nella prima stagione si è conclusa con il 12° o 13° episodio (non ricordo quanto è lungo).
2) La trama è semplice, lineare, interessante, originale, ben studiata e dà allo spettatore uno slice of life che non sia ambientato in un liceo di Tokyo; nice.
3) Lo stile di disegno è in linea con altri anime del genere, non brilla particolarmente sotto questo aspetto ma sono riusciti comunque a rendere accattivanti i personaggi.


4) Il messaggio che passa, al di là di tutta la “fuffa” che passano gli slice of life “l’amicizia è importante”, “credi in te stesso” etc…
Il messaggio senz’altro più interessante è “Sei giovane cazzo! Datti una svegliata e fai qualcosa di figo con la tua giovinezza! Non farti spaventare dalle difficoltà che fanno sembrare ciò che vuoi fare impossibile”. Hanno voluto applicare questo insegnamento al viaggio e all’avventura, ma si può applicare a qualsiasi campo.


Essendo l’anime migliore dell’anno è ovviamente consigliato a tutti i lettori, di qualsiasi età, credo, nazionalità etc… Secondo me non ve ne pentirete ma come sempre de gustibus non disputandum est.
Potete trovare di più sul blog, basta che nella barra di ricerca inserite “A place further than universe” o “Sora yori mo tooi Basho”.


L’award per il film più figo che ho visto quest’anno va a…
*rullo di tamburi*
Arrival
*applausi*


Non ne ho mai parlato sul blog ma è una garn figata, soprattutto perché analizza una teoria di linguistica che afferma che una volta che si è imparata una lingua, e la si padroneggia, il cervello, essendo malleabile, comincia a vedere le cose da un’altra prospettiva. E’ davvero interessante e per evitare di spoilerarvi qualcosa vi dico solamente di andare a vederlo (è un film un po’ complesso quindi dovete essere nel mood corretto).
 

L’award per il film orientale più figo che ho visto quest’anno va a…
*rullo di tamburi*
Penguin Highway
*applausi*


Purtroppo non l’ho ancora potuto rivedere per convalidare le mie teorie in proposito però, secondo me, si tratta di un altro film complesso-reso semplice; praticamente spiega le teorie di Einstein (per spiegare le singolarità) e un po’ di fisica moderna attraverso la capacità di comprensione e di analisi di un bambino il che rende il discorso semplice e divertente.
Cosa c’entrano i pinguini? Eh… guardatelo e capirete, non vi posso dire nulla!


Questo è tutto per quel che riguarda gli award, adesso diamo un’occhiata ad alcuni degli anime che vedremo nel 2019 (prima o poi visto che alcune serie sono ancora TBA):
1) Zombieland Saga: Avevo cominciato a guardarlo quest’anno ma poi l’ho mollato, nel 2019 lo riguarderò e lo recensirò.
 
2) Banana Fish: Un altro anime che avevo cominciato quest’anno e che poi non ho finito, lo riguarderò l’anno prossimo perché sembrava molto promettente.
3) Irodoku world in colors: Il titolo potrebbe essere sbagliato ma comunque finirò di vederlo dato che l’ho lasciato a metà.
4) Fire Brigade: (TBA) Nel caso in cui non lo sapeste sono un grande fan di Atsushi Okubo, è l’artista che mi ha iniziato al mondo degli anime e dei manga con Soul Eater, questa è la sua seconda serie e ho intenzione di guardarmela tutta.


5) Radiant
6) Mob Psycho 100 second season: (Gennaio) La prima stagione era bellissima, sarà così anche la seconda? Si spera!
7) One Punch Man: (Aprile) Una delle serie più adrenalinche e divertenti del 2017, sarà così anche la seconda? Si spera!
8) The promised Neverland: (Gennaio) è più di un anno che lo sbandierano un po’ ovunque, penso sia venuto il momento di scoprire di che cacchio parla.


Con questo io torno a studiare, spero che l’articolo sia stato interessante, se la pensate così lasciate un +1/like/LOL, altrimenti scrivete nei commenti cosa è andato storto. Altri articoli arriveranno, prima o poi.
Until then
See Nya

Comments